Yakutsk, la vita nel freezer

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Questa è la città più fredda del mondo. Si chiama Yakutsk, solo un puntino sulla cartina, dentro la Siberia. Un posto dove quelli che vengono da fuori non viaggiano mai da soli, perché se ti fermi senza nessuno che ti aiuti sei un uomo morto: il gelo non è mica come il governo, non ha pietà. Nella piazza grande, non c’è nient’altro che un albero di Natale, piantato in mezzo, che cola ghiaccio dai suoi rami, e quella statua di Lenin con la mano protesa nello sguardo, oltre la luce opaca che ricopre l’aria. Quelli che l’attraversano hanno solo il naso e gli occhi liberi. Fanno dei fumi che si mischiano nella foschia.
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Risultati immagini per Yakutsk, in Siberia


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L'Etna dà spettacolo

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FOTOGALLERIA La spettacolare eruzione della notte del tre dicembre, proveniente dal cratere sommitale "Voragine", è durata poche ore, ma ha creato una nube di cenere la cui ricaduta ha causato gravi problemi a Messina e Reggio Calabria

L'Etna dà spettacolo


Questa straordinaria immagine, frutto della sovrapposizione digitale di cinque fotografie scattate in sequenza dal fotografo Marco Restivo, mostra l'attività esplosiva e le emissioni di cenere del cratere "Voragine" sulla sommità dell'Etna avvenuta nella notte del 3 dicembre 2015. Nella cosiddetta "tempesta sporca" generata dall'esplosione si formano fulmini all'interno della nube di cenere.

Un'eruzione breve ma di grande intensità ha animato la notte etnea tra le tre e le quattro del mattino del 3 dicembre. Le spettacolari fontane di lava in questa galleria si riferiscono al cratere "Voragine", dove l'attività eruttiva era ricominciata circa un mese fa. 

La situazione è poi tornata alla normalità, ma in giornata una nube di cenere particolarmente densa ha oscurato il cielo, dando vita a una abbondante pioggia di cenere che ha creato forti disagi a Messina e Reggio Calabria.

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Dove andare nel 2016: 30 idee da Lonely Planet

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Esce Best in Travel 2016, tra le pubblicazioni turistiche più influenti al mondo. Le 10 città, 10 regioni e 10 Paesi da vedere assolutamente. Poca Italia, molte icone e qualche sorprese. Ecco perché andare, e le dritte di Dove.
Dove andare il prossimo anno, quali città, paesaggi, nazioni dell’enorme pianeta Terra. Ognuno ha i suoi gusti, i suoi sogni, le sue priorità. Ma la Guida Best in Travel, annunciata ieri sulle principali testate dei cinque continenti (il 3 novembre la presentazione dell’edizione italiana) è unanimemente considerata, da 10 anni,  un’ispirazione autorevole.

La pubblicazione della Casa editrice australiana (in Italia con EDT) quest’anno sarà disponibile in italiano anche sul sito lonelyplanetitalia.it, e in libreria a partire da fine ottobre.
Le tendenze di viaggio  del prossimo anno allora? Si riassumono in 10 città da non perdere (vince la sorpresa montenegrina Kotor, 10° la Roma del Giubileo), 10 regioni, dalla Transilvania alle nostre vigne del Friuli Venezia Giulia, e 10 paesi: dai safari del Botswana alle Fiji del sogno tropicali, più una ventina di proposte-esperienze, che vanno da una notte nel tipico ryokan giapponese alla caccia all’hamburgher perfetto. Ecco il meglio delle scelte di Lonely Planet (con le dritte di Dove per partire).

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Nell'ultimo tempio delle geishe: ad Asakusa tra fascino e mistero

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Tokyo, tempio di Asakusa. Uno dei pochissimi luoghi del Giappone nei quali è ancora possibile assistere alle esibizioni di una geisha. Tutto il fascino dell’antica cultura nipponica prende vita in questi scenari incantati tra la musica, il canto e le danze di queste eleganti e colte intrattenitrici. Autore di questo reportage è il fotografo e giornalista Luca Marfé

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Mongolfiere show: 20 festival da non perdere

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Dall'America al Giappone, dal Messico all'Italia, coloratissimi palloni nei cieli di tutto il mondo rispondono allo stesso sogno: volare

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Mongolfiere in volo sopra i Sassi. Lo spettacolo si gode all’8 all’11 ottobre, in occasione del Matera Balloon Festival, quando venti piloti provenienti da tutta Europa daranno spettacolo con i propri palloni areostatici innalzandosi nel cielo per due volte al giorno, offrendo anche ai visitatori la possibilità di scoprire la città dall’alto. A terra, eventi sportivi, giochi, arte, musica e showcooking curati da Slow Food



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JW Marriott Venice: sull’isola privata di Clelia Torelli DOVE VIAGGI

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A Venezia, nell’Isola privata delle Rose, c’è un nuovo resort urbano dove seguire corsi di yoga o cucina e rilassarsi nella Spa più grande della città. Poi aperitivo con i tipici cicchetti veneziani godendosi una vista unica della Laguna al tramonto.

Siamo a 15 minuti di motoscafo da piazza San Marco. Una volta sbarcati ci si rende subito conto dell’imponenza del progetto turistico. Non si tratta del classico albergo superlusso, ma di un resort che occupa un’intera isola della laguna di 6,5 ettari. Un ritiro tranquillo dove fare yoga, meditazione, seguire una dieta naturale oppure dedicarsi ad attività come i percorsi fitness all’aperto o un corso di cucina con lo chef. Così, entrati nel mood “take your time”, cambia la prospettiva di una vacanza a Venezia, non più “mordi e fuggi”.
Gli edifici storici, razionalisti, degli anni ’20 e ’30, come l’ospedale littorio e le aree verdi dell’isola sono stati recuperati e riconvertiti dallo studio Matteo Thun & Partners secondo un’idea di design sostenibile e moderno. Sono nate così cinque diverse sistemazioni: The Hotel, l’edificio principale, composto da 191 camere con ampie vetrate e balconi privati affacciati sugli orti e sul parco. La Residenza, circondata da bei giardini privati e affacciata alla laguna, che comprende 12 camere arredate in stile mediterraneo. LUliveto che ospita 26 camere, immerso in un giardino rurale, con viste sugli antichi uliveti. La Maisonette, con 20 suite su due livelli, ciascuna con patio e giardino privato; alcune dotate di piscina privata con vista sul canale, gli uliveti e la chiesa. Infine La Villa Rose, un esclusivo rifugio privato con due camere da letto, piscina e giardino.

Tre i ristoranti: il Cucina Daily Restaurant, al piano terra dell’hotel, dove si fa anche la colazione, con piatti preparati a vista dagli chef. Il Sagra Rooftop Restaurant, al 4° piano, con vista sul parco e la laguna, perfetto per un lunch leggero o una cena romantica e l’iconico Dopolavoro, regno dello Chef Giancarlo Perbellini, veronese, due stelle Michelin. Per l’aperitivo e gustare i tipici cicchetti veneziani e godersi un tramonto con t maiuscola c’è il Sagra Poolside Bar, al 4° piano dell’hotel, con vista mozzafiato a 360° sulla Serenissima.
Per rigenerarsi e rilassarsi c’è la Goco Spa Venicela più grande della città con i suoi 1750 mq:sauna, bagno turco con muro al sale, palestra e una magnifica piscina riscaldata interna, che prosegue all’esterno, da cui ammirare suggestivi scorci della laguna e dello skyline di Venezia. La Spa, aperta anche a chi non soggiorna presso l’hotel, si raggiunge da Piazza San Marco con la navetta gratuita di JW Marriott Venice Resort & Spa o con imbarcazioni private, che possono attraccare nel molo della Spa. Il pacchetto base per il centro benessere (3 ore con accesso a saune, vitality pool, hammam, docce emozionali e al fitness center adiacente) è di 35 euro per gli ospiti esterni. Il prezzo dei trattamenti parte da 89 euro.



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I 10 luoghi più "alieni" della Terra

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Neve tagliente, laghi esplosivi, cristalli alti il doppio di un essere umano e massi che rotolano senza che nessuno li abbia lanciati. Dai cieli dell'Australia ai ghiacciai del Bhutan, dalle montagne dell'Islanda ai fondali del Brasile, i 10 luoghi della Terra che si distinguono per le loro curiose peculiarità naturalistiche.

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