Borghi e villaggi del Belpaese: i 15 più amati dagli stranieri

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Scenari mozzafiato a strapiombo sul mare, borghi medievali ancora intatti, isolette che si specchiano nel lago: sono 15, da Sud a Nord, i borghi italiani più amati dagli stranieri che desiderano trascorrere le proprie vacanze lontani dai luoghi di massa. A stilare la singolare classifica le community online Quora e BuzzFeed Travel, che hanno selezionato questi luoghi da una base di partenza di 70 località. Al primo posto troviamo Atrani, in provincia di Salerno, che vanta un altro primato: con i suoi 0,12 km quadrati di superficie è il più piccolo comune italiano. La medaglia d'argento va, invece, a Castelsardo, in provincia di Sassari che, arroccato su una collina, gode di una vista panoramica unica, che comprende anche le coste della Corsica. Per scoprire il terzo gradino del podio occorre spostarci in Piemonte a Vogogna, al centro della Val d'Ossola, insignito anche della bandiera arancione del Touring Club Italiano per la qualità turistica. Dopo la parentesi di Alberobello, con i suoi trulli, ritorniamo in Piemonte con il quinto posto di Neive, in provincia di Cuneo, il cui centro storico medioevale è stato inserito nel club dei Borghi più Belli d'Italia, creato dalla Consulta del Turismo dell'Associazione dei Comuni Italiani. Nella classifica c'è spazio anche per i laghi con il sesto posto di Monte Isola, nel lago di Iseo. A chiudere al top 15 un'altra suggestiva località sarda: Bosa
(TTG Italia)


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Le spiagge più belle del mondo 2013

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Maya Bay, Phi Phi Inslands, Thailandia

Ovvero 11 spiagge che struggono l'anima, che solo a guardarle si prova un senso di ingiustizia a non essere là, adesso, al sole. Questa è l'occasione giusta per partire e raggiungerne almeno una. Non bisogna per forza attraversare gli oceani, alcune sono a un passo da casa...




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HAPPY CHRISTMAS!!

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Gli 8 siti Unesco che vi faranno amare l'Asia

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Otto luoghi strabilianti, alcuni famosi, altri più sconosciuti e misteriosi. 
Otto motivi per scoprire, ancora una volta, che il mondo è pieno di sorprese, di arte, di nuove idee. E che per conoscerle, basta partire

Per facilitare il compito agli scopritori di bellezze, il sito Agoda.com, leader in Asia per le prenotazione alberghiere, ha selezionato in esclusiva per noi gli 8 più stupefacenti siti Unesco d'Asia. Eccoli: 
Tempio di Borobudur - Indonesia
1. TEMPIO DI BOROBUDUR, INDONESIA 
Cos’è: è un colossale tempio buddista dell'800, famoso per la raffinata arte decorativa e per la connessione con l’antica dinastia indonesiana Sailendra. 
Dove si trova: Nella Valle di Kedu sulla grande isola di Giava, a circa 40 km a nord ovest del centro culturale e artistico di Yogyakarta.
Perché andare: Il tempio di Borobudur, la cui costruzione risale a circa l’800 d.C., è uno dei migliori esempi di architettura buddista del mondo. Non è giunta alcuna notizia certa del motivo per cui il complesso venne costruito, anche se rappresentava chiaramente un luogo di culto di una certa importanza. Il complesso si compone del tempio principale, Borobudur, e di due templi più piccoli, Mendut e Pawon, a pochi chilometri a est. Il tempio principale è una piramide formata da nove livelli concentrici e ricoperta da un grande stupa in pietra. Intricate incisioni raffigurano battaglie storiche e anche le vite passate e l’illuminazione del Buddha mentre 72 stupa nei livelli più alti ospitano nicchie contenenti statue di Buddha, ciascuno diverso dall’altro e alcuni danneggiati a causa dell’attività vulcanica e dei saccheggiamenti subiti.

2. CHIESA DI SAN AUGUSTIN, MANILA, FILIPPINE 
Cos’è: Parte di un gruppo di quattro chiese famose per l’esempio unico al mondo d’arte europea in Asia filtrata dall’opera dell’artigianato cinese e filippino. Hanno ricevuto lo status di Patrimonio Mondiale nel 1993.
Dove si trova: La Chiesa di San Agustin si trova all’interno della città fortificata di Intramuros di Manila. 
Perché andare: Costruita nel 1607 sul luogo dove sorgevano in precedenza due chiese distrutte da un incendio, San Agustin è un ottimo esempio di stile barocco europeo - con importanti fioriture strutturali messe in evidenza da giochi di luce e ombra - modificate per soddisfare le esigenze del clima filippino. Dal soffitto a volta scendono enormi lampadari dorati, impotenti contrafforti nascondono le scalinate ornate che salgono sul tetto e un campanile di pietra di corallo sovrasta il tutto: incendi, guerre e saccheggiamenti non hanno impedito di far arrivare ai giorni nostri esempi complessi d’iconografia cattolica romana, rari murales ed altri inestimabili esempi d’arte e architettura barocca.

3. PARCO STORICO ARCHEOLOGICO DI SUKOTHAI, THAILANDIA
Cos’è: Capitale del primo regno del Siam. Dichiarata patrimonio dell’umanità nel 1991.
Dove si trova: Nel bel mezzo della regione del "basso nord della Thailandia," a circa 300 km a sud di Chiang Mai e a 420 chilometri a nord di Bangkok. Le rovine reali di Sukhothai si trovano a 12 km ad ovest della moderna città con il medesimo nome.
Perché andare: Le rovine di Sukhothai sono uno straordinario richiamo alla bellezza e alla grandezza della città antica, che fu investita del ruolo di capitale dalla metà del XIII secolo per 200 anni, fino a quando fu soppiantata dall'Impero di Ayutthaya. Le mura della città vecchia si estendono per 1,6 x 2 km ma l'intera area copre oltre 70 km², all'interno della quale si trovano circa 200 rovine. Queste comprendono fatiscenti rovine di templi, edifici amministrativi, cimiteri e palazzi fra cui il monastero reale di Wat Mahathat e il piccolo ma imperdibile Wat Si Chum, con la sua gigantesca statua del Buddha seduto in una serena posa Bhumisparsa mudra.
Come arrivare: Un piccolo aeroporto gestisce voli nazionali ma è molto facile da raggiungere in autobus o in treno fino alla stazione di Phitsanulok a poca distanza da Sukhothai. 

4. LUANG PRABANG, LAOS
Cos’è: Una sonnolenta, antica città nel mezzo delle fitte foreste della regione settentrionale collinare del Laos. È stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1995.
Dove si trova: A circa 350 km d’auto dalla capitale Vientiane e a 185 km da Vang Vieng; si trova su un territorio piuttosto accidentato ma decisamente splendido.
Perché andare: Luang Prabang si guadagno una discreta notorietà ed importanza nel 1353 quando divenne la capitale del primo regno di Lao Lan Xang. Oggi la città conta circa 50 mila abitanti ed è uno spettacolare esempio di architettura tradizionale del Laos combinata ad un tipico esempio di pianificazione urbanistica e progettazione coloniale. Vanta oltre 30 bellissimi templi, riccamente decorati e ben conservati. Questo, naturalmente, significa che la città ha un gran numero di monaci e la raccolta delle offerte all’alba vengono fotografate da orde di turisti in trepida attesa. Una passeggiata in città vi farà apprezzare le sue bellezze, tra cui, da non sottovalutare, la sua atmosfera di piccola cittadina, il suo cibo delizioso e il caffè d’ispirazione francese. Ideale per gli appassionati di fotografia. L’architettura locale si fonde perfettamente con la fitta giungla che circonda la città e la maggior parte dei panorami dalle colline circostanti è capace di lasciare senza parole. La città è stata finora poco propensa ad acconsentire lo sviluppo del turismo di massa ma questo non può durare per sempre e il completamento del nuovo aeroporto indica chiaramente che sono in arrivo cambiamenti, in positivo o negativo.
Come arrivare: Volare al nuovo aeroporto internazionale è il metodo più semplice ma molti ancora affrontano il lungo e accidentato cammino in autobus o quello lento e rilassante in barca sul fiume Mekong.

5. SIGIRIYA, SRI LANKA
Cos’è: L’antica città fortezza di Sigiriya, sostruita in cima a un'alta rupe nel V secolo d. C.
Dove si trova: nel centro-nord dello Sri Lanka, a circa 25 km nord-est dalla città di Dambulla. È stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1982.
Perché andare: Dopo aver compiuto un colpo di stato contro il padre Re nel 477 d.C., Kashyapa stabilì qui la nuova capitale e non è difficile capire il perché. Vasti giardini e larghi fossati circondano la guglia di pietra di quasi 200 metri d’altezza che si protende verso l'alto dalla giungla, in cima alla quale Kashyapa costruì un palazzo facilmente difendibile. Per salire sulla parte superiore si deve prima camminare tra le enormi zampe di un leone scavato nella solida pietra della facciata, motivo per cui la maggior parte delle persone lo chiamano semplicemente Lion Rock. Nella parte superiore è possibile vedere i resti della fortezza di Kashyapa, sculture e bagni termali, per non parlare di una vista mozzafiato sulla giungla circostante. A metà della salita è possibile ammirare gli affreschi ancora impressionanti, dipinti di figure femminili, unici per le loro tecniche artistiche.
Come arrivare: Il modo più semplice è prendere un autobus o un risciò da Dambulla.

6. TOLOU HOUSESM FUJIAN, CINA 
Cos’è: sono abitazioni collettive a forma circolare come case-fortezza autonome, tipiche della popolazione rurale degli Hakka, che vive nella Cina del Sud. Con un cortile-piazza centrale, ospitano anche centinaia di persone (fino a 80 famiglie) e formano comunità chiuse.
Dove si trova: Nella provincia cinese meridionale di Fujian. Riconosciute Patrimonio dell’Umanità nel 2008.
Perché andare: I primi esempi di case Tolou (o Tulou) risalgono al XV secolo e sono rimasti popolari fino al XX secolo per la loro unica struttura comunitaria e per la capacità di difesa offerta. Simili ad un'enorme ciambella, con muri di fango fortificati di diversi metri di spessore, inanellanti all'interno decine di case a più piani. In mezzo ci sono spesso diversi edifici adibiti a magazzino, un tempio per il culto ancestrale e per scopi cerimoniali e un pozzo. Ospitando spesso interi clan, gli edifici erano in grado di respingere gli attacchi dei banditi, permettendo agli abitanti di difendere la loro posizione dal tetto o dalle aperture nei livelli superiori pur rimanendo confortevoli e sicuri all'interno. Inoltre erano conformi ai principi di armonia di Feng Shui e si amalgamano con i lussureggianti paesaggi di questa regione della provincia del Fujian.
Come arrivare: È facile organizzare le escursioni grazie ad autobus che partono più volte al giorno dalle vicine città di Longyan e Xiamen.

7. GOA VELHA (GOA VECCHIA), INDIA
Cos’è: Resti della potente colonia portoghese e delle sue imponenti chiese e monasteri.
Dove si trova: Sulla costa sud-occidentale dell'India, vicino alle famose spiagge e alla città turistica di Goa.
Perché andare: Per secoli Goa fu la sede del potere portoghese in India, non è quindi una sorpresa che la loro arte, architettura e cultura abbiano fortemente influenzato il suo sviluppo. Velha Goa, nota anche come Old Goa o Goa Vecchi in italiano, mette in mostra la profondità della loro influenza. Per mettere in risalto la loro potenza e la grandezza della loro cultura e religione, le chiese e i monasteri che furono costruiti durante l’epoca coloniale erano spesso molto più decorati e più grandi del necessario, con altari finemente intagliati in legno e ampi affreschi colorati. Nei primi anni del ‘700 si scatenò una grande epidemia di colera e di peste che provocarono il quasi totale abbandono della città che all'epoca vantava oltre 60 chiese. Oggi sono rimasti solo sette principali esempi, in particolare la chiesa di Bom Jesus che ospita le spoglie di San Francesco Saverio e la Cappella di Santa Caterina che fu costruita nel 1510. Il resto è in rovina ma rimane comunque un impressionante patrimonio archeologico.
Come arrivare: Il piccolo aeroporto di Goa provvede ad un flusso costante di voli ma la maggior parte dei turisti arrivano tramite un robusto treno e grazie ai collegamenti con il resto dell’India tramite autobus.

8. MONUMENTI STORICI DELL'ANTICA NARA, GIAPPONE 
Cos’è: È l'antica capitale del Giappone, con templi, santuari e un palazzo imperiale risalente al VIII secolo, nel periodo per l’appunto denominato Nara.
Dove si trova: a breve distanza da Osaka e Kyoto. È stata nominata Patrimonio Mondiale nel 1998.
Perché andare: Dal 710 al 794 d.C. Nara fu la capitale del Giappone. Durante questi 84 anni presiedette alla riorganizzazione della burocrazia governativa del paese: le strade vennero ampliate e migliorate, le tasse iniziarono ad essere riscosse e applicate alle infrastrutture locali, le riforme agrarie cominciarono ad influenzare il mondo del lavoro e a movimentare le ricchezze del paese. Tutto ciò si rispecchiò nella crescente influenza di Nara e nella sua arte e architettura di cui sono testimonianza i monumenti dell'antica Nara. L'edificio più imponente del gruppo è il Todai-ji, un gigantesco tempio in legno che ospita Daibutsu, una delle più venerate - e più grandi - immagini del Buddha del paese. Anche se non così grandi, gli altri sette monumenti del complesso patrocinato dall’UNESCO non sono certo da meno: il tempio Kofuku-ji, il santuario scintoista Kasuga-Taisha, Gango-ji e le rovine del Palazzo Imperiale di Heijo, dove la città di Nara celebrò il suo 1.300° anniversario nel 2010.
Come arrivare: Trovandosi in Giappone, l’uso dei super efficienti treni ad alta velocità vi catapulterà a Nara da qualsiasi parte del paese.
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Un passo nel vuoto sul Monte Bianco dalla terrazza trasparente a 4mila metri

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Si chiama "Passo nel vuoto", e non è solo un nome altisonante: entrandovi sembra davvero di essere sospesi sul nulla. E' la nuova terrazza panoramica sull'Aiguille du Midi, in cima (3.842 metri di quota) al versante francese del Monte Bianco: un cubo di plexiglass sospeso nel vuoto dal quale ammirare un panorama mozzafiato. Con il brivido di avere sotto i piedi uno strapiombo di mille metri. La struttura, saldamente agganciata alla terrazza dell'Aiguille, aprirà al pubblico il 21 dicembre.


dicembre


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I 25 luoghi più visitati secondo Facebook

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Sono i posti dove nel 2013 sono stati fatti più "check-in" nel mondo. Il primo? Disneyland inn California, poi il tempio sacro ai sikh del Punjab, lo stadio di Londra... e poi, perché non loggarsi nel quartiere a luci rosse di Amburgo?

Non sono i luoghi più visitati, ma sono quelli in cui la gente vuole far sapere di trovarsi. In cui le persone arrivano, o entrano, e, dal loro Facebook, fanno «Check-In». Insomma dicono: «sono qui». 
Sono i Facebook Trends Checkins Global 2013, pubblicati in questi giorni, e raccolti in questa mappa (la vedete qui sopra o direttamente su FB). Una cartina del globo con 25 località segnate che si potrebbe studiare per ore per capire qualcosa sulla sociologia mondiale e per immaginare le motivazioni che fanno di un posto, per noi sconosciuto, uno dei luoghi di cui si è parlato di più sul social network più frequentato. 
I più "check-inizzati"? Tra i 25 punti della mappa, il più grande (e quindi il più visitato) è Disneyland Anaheim (in California) e tra i top 25 ci sono ben altri 3 Disneyland, a Parigi, Tokyo e Hong Kong (diventa chiaro, insomma, che dobbiamo mandare il curriculum lì). 
Per il secondo luogo più amato voliamo in India, ma non al Taj Mahal, come ci aspetteremmo, bensì al Golden Temple, o meglio l'Harmandir Sahib, tempio sick nella città santa di Amristar, nel Punjab.
E poi? Poi luoghi a cui non avremmo mai pensato: il Parco Ibirapuera, ovvero il grande spazio verde cittadino di San Paolo, in Brasile, una sorta di Central Park per quella che, con oltre 11 milioni di abitanti è la città più vasta e popolosa dell'Emisfero Australe. Sempre nell'estremo sud del mondo compare anche la passeggiata più "camminata" di Cape Town, il Victoria and Alfred Waterfront il cuore storico del porto. Quindi andiamo al Londra alla O2 Arena, centro espositivo e soprattutto stadio della pallacanestro e palco per grandi concerti, ma nella mappa di Facebook c'è anche il Melbourne Cricket Ground, perché ognuno celebra i suoi sport. 

Di certo al prossimo viaggio in Cina bisognerà passare a vedere perché il Tainan Flower Market a Tainan City, sull'isola di Taiwan è uno dei luoghi con il pallino più grosso sulla mappa. Assolutamente bisogna passare una serata al Temat Rzeka, un beach club-galleria-locale notturno sulla fiume Vistola, nel cuore di Varsavia. È chiaro che sia il "place to be" dei giovani in città (e che i giovani di Vasavia usino in massa Facebook). E poi: vuoi non loggarti quando vai al Reperbahan, il quartiere a luci rosse di Amburgo? Compare bello grosso tra i 25 posti pù visitati del mondo.
Ci sono anche luoghi più classicamente turistici: le Ramblas di Barcellona, la Blue Lagoon in Islanda (la grande piscina naturale all'aperto di acqua termale), mentre - a sensazione - a loggarsi in Piazza Taksim a Istanbul non sono stati i turisti, bensì i giovani che l'hanno occupata quest'anno e testimoniavano così il loro impegno.
E in Italia? No, non c'è nessuno stadio, ma solo una città, evidentemente quella in cui a chiunque ci arrivi fa venire il desiderio di dire: io c'ero, ero proprio qui, a Venezia, in Piazza San Marco!




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Alla scoperta di Riga, Capitale europea della Cultura 2014

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Riga, la Casa delle Teste nere


RIGA - La Parigi del Baltico. E' forse questo il nomignolo più calzante che le è stato attribuito. A partire dal prossimo anno Riga, capitale della Lettonia, sarà insieme a Umea, in Svezia, Capitale europea della Cultura. Circa 200 gli eventi in calendario, tra mostre, concerti, arte e cultura popolare. Un'occasione per visitare la città baltica, fondata nel XIII secolo dai crociati tedeschi che, in poco tempo, riuscirono a trasformarla in un importante crocevia commerciale, grazie anche al suo inserimento nella Lega anseatica (1281). Lungo la riva destra del fiume Daugava (che nasce in Russia), il vecchio centro storico, Vecriga (Riga Vecchia) - inserito dal 1997 nella lista del Patrimonio Unesco - ben rappresenta la grande influenza che ebbero i dominatori tedeschi che sbarcarono nella regione con Alberto di Buxhoeveden, sacerdote cattolico di Brema, con l'obiettivo di convertirla al cristianesimo (1201).

Lungo le vie strette e sconnesse quasi ogni edificio è legato a un qualche aneddoto. Dai palazzi realizzati dalle corporazioni di artigiani e bottegai (Piccola Gilda) e dei mercanti più facoltosi che si (Grande Gilda) che si insediarono in città (XIV secolo), a quello del ''Gatto nero'', esempio di architettura Art Nouveau, la cui denominazione si deve alla figura felina che originariamente dava il posteriore al palazzo della Grande Gilda. Secondo la tradizione, infatti, a farlo edificare in quel modo era stato proprio un mercante cacciato dalla corporazione dei ricchi commercianti. Nella Casa delle Teste Nere (ricostruita interamente dopo la seconda guerra mondiale), invece, un tempo si riunivano i mercanti scapoli e spesso venivano organizzate feste e riunioni essendo uno degli edifici più importanti per la vita sociale cittadina. Qualche isolato più in là, ai numeri 17, 19 e 21 di Maza Pils iela si trovano i Tre fratelli, forse i tre edifici più significativi della città, realizzati secondo diversi stili architettonici e datati dal XV e il XVII secolo. La storia del Paese è una storia soprattutto di occupazione.

Dopo i tedeschi, infatti, il potere passa al principato polacco-lituano (1582), poi all'impero svedese (1621) e a quello russo (1709). Solo tra la prima e la seconda guerra mondiale la Lettonia conquisterà l'indipendenza (1919-1940) per poi perderla definitivamente fino al 1991, in seguito all'invasione sovietica e nazista. E così, in molti dei musei della capitale (ve ne sono una cinquantina) è possibile ripercorrere il passato di sofferenza vissuto dal popolo baltico ma anche ritrovare le preziose influenze artistiche portate dalla ricca corte degli zar negli oggetti esposti. Fra questi, il Castello di Riga, costruito dall'ordine dei Livoniani nel 1300, più volte distrutto e oggi residenza del presidente della Repubblica, in cui è ospitato il Museo di Arte e di Storia lettone; il Museo di Arte della Borsa, che ospita le più importanti collezioni nazionali; quello di Storia e della Navigazione (il più antico della Lettonia, aperto nel 1773), in cui viene presentata la storia della città e del Paese attraverso i secoli; quello dell'Occupazione della Germania nazista e sovietica, che attraverso i documenti, le fotografie e gli oggetti esposti ricorda il periodo (dal 1940 al 1991); fino a quello di Art Nouveau, che propone oggetti di architettura, arte e design in stile liberty per cui la capitale è famosa nel mondo. Riga ospita infatti un intero quartiere (anch'esso nella lista del Patrimonio Unesco) in stile Jugendstil tedesco, realizzato soprattutto tra la fine dell'Ottocento e il 1914, principalmente a opera di due architetti: Konstantins Peksens e Michakl Eisenstein. Sorprendenti palazzi dai colori pastello, beige, gialli, celesti, verde acqua e bianco, sulle cui facciate vengono realizzati motivi floreali o ispirati all'esotismo con richiami all'antico Egitto (come testimonia il n.2a di Alberta Iela), e alle figure mitologiche (mascheroni con teste di Medusa), aquile, elmi e ghirlande (come al n.10b di Elizabetes Iela), o ai ricami dei tessuti lettoni. Infine, uno spazio particolare lo occupano gli edifici religiosi, quasi tutti luterani. I tre più importanti - che attraverso le guglie delineano la skyline della città - sono il Duomo (la più grande chiesa medioevale dei Paesi Baltici) noto soprattutto per il suo organo che conta ben 6.678 canne e che ogni giorno al suo interno ospita un concerto); la chiesa luterana di San Pietro (patrono della città) costruita in legno nel 1209 e poi bruciata interamente nel 1721, e la cattedrale cattolica di San Giacomo (del 1226). (Cristiana Missori - ANSA)

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