UN GIORNO UNA CITTA' Durban e il miglio d'oro di Gandhi

Sudafrica. Alla scoperta di un centro che è vero e proprio melting pot tra India e colonialismo inglese. Tra ricordi del passaggio del Mahatma e degustazioni di Bunny Chow

Il piatto tipico di Durban, il Bunny chow, racconta una parte importante della storia della città sudafricana dove vive la più grande comunità indiana al mondo, fuori dall'India. Quasi settecentomila persone, discendenti dagli indiani arrivati nella seconda metà dell'Ottocento per lavorare indentured (con contratto a termine) nelle piantagioni di canna da zucchero della provincia del KwaZulu-Natal. I lavoratori avevano bisogno di un supporto per i pasti vegetariani o per la carne e fagioli al curry da portare nei campi. Il pane raffermo, privato della mollica, è ideale: assorbendo il sugo, diventa saporito e tenero. 

Nacque così il Bunny chow, "cibo bania" (nome della casta indiana) che, durante l'Apartheid, veniva venduto ai neri nel retro dei ristoranti riservati ai bianchi. Meta turistica per le sue spiagge, il clima temperato, per la sua vivacità e modernità, Durban conserva, anche grazie alle battaglie contro la speculazione edilizia portate avanti da intellettuali e abitanti dei vecchi quartieri, l'architettura e le atmosfere del passato inglese abbinato all'incontro fra la cultura africana, europea e asiatica. di Roberto Caramelli



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