15 riti propiziatori (dal mondo) per un 2015 grandioso


Provare a parlare con gli animali, mangiare 7 volte in un giorno o andare al cimitero la notte del 31 dicembre? Quale di questi riti propiziatori sareste disposti a seguire pur di assicurarvi un nuovo anno strepitoso?

Sono solo alcuni tra quelli che trovate nella nostra gallery, che racchiude 15 usanze di buon auspicio tra quelle più singolari di altrettanti Paesi del mondo. Ovvero le esperienze che potreste fare se foste lì o che semplicemente - nella maggior parte dei casi - potreste ripetere in qualunque altro posto voi siate.
Perché poi, in fondo, poco importa se quello che promettono è vero, ma provarci è sempre fondamentale (e divertente).


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Sulle rotte della luce di Marco Berchi

Nell'anno "a tema" dell'Onu, la proposta di un "light tour". Tra fari, osservatori astronomici, foreste illuminate o città famose perchè "Lumière". Senza dimenticare la natura.

I viaggiatori , si sa, sono cacciatori di pretesti. Sempre in cerca di spunti, occasioni e idee - a volte strambi - per mettersi in movimento. Il 2015 alle porte non richiederà forzature: ne offre uno di grande suggestione. L'Onu ha stabilito che il prossimo sarà "l'Anno internazionale della Luce e delle Tecnologie basate sulla Luce" (in sigla IYL 2015) e la comunità scientifica fa la conta delle discipline e delle tecnologie coinvolte, preparando un fitto calendario di iniziative
L'Italia, che aprirà l'Anno il 26 gennaio a Torino nella Sala del Senato di Palazzo Madama, sarà protagonista assoluta dato che il segretariato generale dell'IYL 2015 sarà coordinato dall'International Centre for Theoretical Physics che ha sede a Trieste. E i viaggiatori che c'entrano? Per chi non potrà o vorrà cogliere l'occasione di fare un salto a Parigi il 19 e il 20 gennaio per partecipare all'Unesco all'apertura ufficiale con sei premi No-bel, il light tour potrebbe iniziare proprio da Trieste. 

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Macaron Tour: a Parigi, sulle tracce del dolcetto dei re


La solita abilità dei francesi verrebbe a dire, che una volta comprese le potenzialità di un prodotto di alta gastronomia, riescono a valorizzarlo come nessuno al mondo. Ma questa volta la beffa è doppia perché, se pensiamo che il macaron è d’origine italiana e si chiamava semplicemente “maccherone” finché Caterina De’ Medici non lo presentò alla sua corte parigina, c’è letteralmente da mangiarsi le mani. Oggi il pasticcino più famoso del pianeta è diventato un must, un cadeau sempre nuovo da portare a casa dopo un fine settimana, grazie ai grandi i maestri pasticceri d’oltralpe che rinnovano le proprie collezioni ogni sei mesi con nuovi abbinamenti. Dove? A Parigi, naturalmente, dove vale sempre la pena ritornare anche solo per pochi giorni.

Proprio in questo periodo invernale si possono scegliere gli accostamenti più morbidi e rotondi a base di cioccolato, frutto della passione, mentre la ville lumière accende le tutte proprie luci, e crea un’atmosfera natalizia unica. E con Air France si può volare da Roma a Parigi, andata e ritorno, con 98 euro , mentre fino al 4 dicembre si può cogliere l’occasione di partire da Bologna, Napoli, Verona, Venezia e Torinoandata e ritorno ad appena 79 euro (viaggi dal 12 gennaio al 27 marzo 2015). Sono le nuove tariffe MiNi, perfette per star fuori 2-3 giorni. Poi, per immergersi nel quadrilatero delle dolci delikatessen è sufficiente uscire dal metro fermata Saint-Sulpice, nel cuore del VI arrondissement, dove tra le eleganti stradine che si snodano tra Le Jardin du Luxembourg e la Senna si concentrano i migliori maître pâtissier di Francia. 

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