15 riti propiziatori (dal mondo) per un 2015 grandioso


Provare a parlare con gli animali, mangiare 7 volte in un giorno o andare al cimitero la notte del 31 dicembre? Quale di questi riti propiziatori sareste disposti a seguire pur di assicurarvi un nuovo anno strepitoso?

Sono solo alcuni tra quelli che trovate nella nostra gallery, che racchiude 15 usanze di buon auspicio tra quelle più singolari di altrettanti Paesi del mondo. Ovvero le esperienze che potreste fare se foste lì o che semplicemente - nella maggior parte dei casi - potreste ripetere in qualunque altro posto voi siate.
Perché poi, in fondo, poco importa se quello che promettono è vero, ma provarci è sempre fondamentale (e divertente).


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Sulle rotte della luce di Marco Berchi

Nell'anno "a tema" dell'Onu, la proposta di un "light tour". Tra fari, osservatori astronomici, foreste illuminate o città famose perchè "Lumière". Senza dimenticare la natura.

I viaggiatori , si sa, sono cacciatori di pretesti. Sempre in cerca di spunti, occasioni e idee - a volte strambi - per mettersi in movimento. Il 2015 alle porte non richiederà forzature: ne offre uno di grande suggestione. L'Onu ha stabilito che il prossimo sarà "l'Anno internazionale della Luce e delle Tecnologie basate sulla Luce" (in sigla IYL 2015) e la comunità scientifica fa la conta delle discipline e delle tecnologie coinvolte, preparando un fitto calendario di iniziative
L'Italia, che aprirà l'Anno il 26 gennaio a Torino nella Sala del Senato di Palazzo Madama, sarà protagonista assoluta dato che il segretariato generale dell'IYL 2015 sarà coordinato dall'International Centre for Theoretical Physics che ha sede a Trieste. E i viaggiatori che c'entrano? Per chi non potrà o vorrà cogliere l'occasione di fare un salto a Parigi il 19 e il 20 gennaio per partecipare all'Unesco all'apertura ufficiale con sei premi No-bel, il light tour potrebbe iniziare proprio da Trieste. 

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Macaron Tour: a Parigi, sulle tracce del dolcetto dei re


La solita abilità dei francesi verrebbe a dire, che una volta comprese le potenzialità di un prodotto di alta gastronomia, riescono a valorizzarlo come nessuno al mondo. Ma questa volta la beffa è doppia perché, se pensiamo che il macaron è d’origine italiana e si chiamava semplicemente “maccherone” finché Caterina De’ Medici non lo presentò alla sua corte parigina, c’è letteralmente da mangiarsi le mani. Oggi il pasticcino più famoso del pianeta è diventato un must, un cadeau sempre nuovo da portare a casa dopo un fine settimana, grazie ai grandi i maestri pasticceri d’oltralpe che rinnovano le proprie collezioni ogni sei mesi con nuovi abbinamenti. Dove? A Parigi, naturalmente, dove vale sempre la pena ritornare anche solo per pochi giorni.

Proprio in questo periodo invernale si possono scegliere gli accostamenti più morbidi e rotondi a base di cioccolato, frutto della passione, mentre la ville lumière accende le tutte proprie luci, e crea un’atmosfera natalizia unica. E con Air France si può volare da Roma a Parigi, andata e ritorno, con 98 euro , mentre fino al 4 dicembre si può cogliere l’occasione di partire da Bologna, Napoli, Verona, Venezia e Torinoandata e ritorno ad appena 79 euro (viaggi dal 12 gennaio al 27 marzo 2015). Sono le nuove tariffe MiNi, perfette per star fuori 2-3 giorni. Poi, per immergersi nel quadrilatero delle dolci delikatessen è sufficiente uscire dal metro fermata Saint-Sulpice, nel cuore del VI arrondissement, dove tra le eleganti stradine che si snodano tra Le Jardin du Luxembourg e la Senna si concentrano i migliori maître pâtissier di Francia. 

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Città più divertenti. Trionfa Berlino di Simone Cosimi

Qual è la città più divertente del mondo? Difficile rispondere. Ciascun viaggiatore ha un background diverso, cerca spunti e stimoli su misura e non è detto che ciò che piace a qualcuno debba per forza intercettare il sentimento generale. Certo, c'è una serie di parametri che può forse essere presa in considerazione per tentare di capire a quali metropoli il giudizio diffuso assegni valutazioni migliori. E dunque provare a trarne le conseguenze sulla città più movimentata: quella in cui ci rilassa e diverte di più.

È quello che hanno tentato di fare il portale GetYourGuide e il tour operator tedesco GoEuro, che già aveva sfornato un'interessante classifica sui trasporti nel mondo, mettendo insieme i dati raccolti dai siti di riferimento del comparto turistico, da TripAdvisor a Yelp passando per Eventful o Travelwiki, insieme a un sondaggio condotto su duemila viaggiatori. Ne è uscita una mostruosa classifica da 1.830 luoghi sparsi per il pianeta.
La vincitrice? No, non Londra, che pure nell'immaginario comune rimane la capitale del gusto e delle tendenze non solo europee. Piuttosto, Berlino. Il mix delle categorie prese in considerazione ha infatti premiato la vivace capitale tedesca, che ha da poco celebrato i 25 anni della caduta del Muro e si presenta al viaggiatore nelle sue mille, diverse e affascinanti facce: da quella dei night e dei club che covano ogni tipo di contro e sottocultura urbana a quella dell'opera passando per la storia, i teatri e la generale sensazione di città tentatrice che si nutre tanto di contrasti quanto di tolleranza. 
Quali i parametri messi sul piatto? Facile. Anzitutto la possibilità di consumare bevande alcoliche all'aperto e il prezzo medio di una birra (0,82 euro), dove Berlino stravince. Poi l'orario di servizio dei mezzi pubblici, ininterrotto, e il giudizio su bar, club, attività, shopping, intrattenimento per adulti, club sportivi, musei e concerti. In nessuna di queste categorie la capitale federale scende sotto i quattro punti su sei. Tanto basta a superare Londra - dove una birra costa 2,13 euro ma che trionfa in termini di qualità dei suoi locali e, non c'è neanche bisogno di dirlo, per la musica - e Parigi, che chiude il podio. Penalizzata forse dall'orario della metropolitana, che serra i cancelli alle 2 di notte - come anche quella londinese nel fine settimana ma, a quanto sembra, dal 2015. A proposito: sempre dall'anno prossimo la seconda e la terza della classifica saranno ancora più vicine, collegate dai nuovi Eurostar E320 che correranno a 320 chilometri orari sotto la Manica.
New York, dove è vietato bere all'aperto, arriva solo alla quarta piazza forte di una metropolitana che non chiude praticamente mai, anche se durante la notte alcune linee sono ferme. Svetta tuttavia per quanto riguarda le attività e, anche in questo caso, incassa il massimo del punteggio per l'offerta musicale. C'è in effetti da impazzire, senza contare i teatri e gli spettacoli. La quinta posizione della classifica delle città più divertenti del mondo va invece a Tokyo - anche nella capitale giapponese, i trasporti non dormono mai - premiata dai viaggiatori intervistati per il livello dei suoi bar e dello shopping ma punita in termini di attività a disposizione dei turisti.
(18 novembre 2014)VIAGGI REPUBBLICA


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I 14 posti più remoti del pianeta



Ittoqqortoormiit è la città più isolata della Groenlandia. Solo 460 abitanti e turisti attirati fin qui da natura estrema e attività come sleddog e kayak

LA GALLERY 

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RYANAIR CAMBIA STRADA: IN AGENZIA CON AMADEUS



Ryanair prosegue nella marcia di avvicinamento alle agenzie e gioca la carta di Amadeus.
È stato lo stesso ceo della compagnia, Michael O’Leary, ad annunciare questa mattina l’intesa con il gds, che apre le porte a un'ampia gamma di tariffe di Ryanair attraverso la tecnologia di light ticketing di Amadeus. “Secondo i termini dell'accordo – spiega una nota -, i clienti Amadeus potranno effettuare prenotazioni su Ryanair senza alcun costo supplementare e le tariffe evidenziate attraverso Amadeus saranno identiche a quelle degli altri canali di distribuzione di Ryanair compreso il suo sito web”. 

Per Ryanair si tratta del secondo accordo di distribuzione dopo quello siglato pochi mesi fa con Travelport, che aveva aperto una nuova finestra verso le agenzie a conferma della rivoluzione messa in atto da Michael O’Leary, che anche in questo caso assume una forte connotazione bt. “Con oltre il 27 per cento dei nostri clienti appartenenti al segmento business – dice il ceo -, stiamo continuando a perfezionare quella che è già il migliore offerta business d'Europa, grazie alle tariffe più basse, la massima puntualità dei voli e il servizio su misura Business Plus. Per aziende, clienti business e Tmc questo accordo significa avere più ampia possibilità di accesso alle nostre tariffe e alla più grande rete aerea europea".


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SIENA - MONTALCINO – VALLE D 'ORCIA –TRENO NATURA 27/28 SETTEMBRE 2014




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Una delle tappe obbligate per qualsiasi viaggio in Islanda è Jökulsárlón, il più grande lago glaciale dell’isola e d’Europa. Si trova a sud del ghiacciaio Vatnajökull, circa 80 chilometri prima dalla città di Höfn, se si arriva da Reykjavik.A inizio estate, quando le giornate sono lunghissime – quasi infinite – la luce del sole illumina la baia, rendendo il lago un immenso specchio. Le sue calme acque contribuiscono a dare questa sensazione, creando una perfetta simmetria.
LIVE FROM ICELAND

Jökulsárlón - Islanda

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COSTA SERENA DUBAI, MUSCAT, KHASAB, ABU DHABI, DUBAI 23/30 GENNAIO 2015



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Instagram: i 20 fotografi di viaggio più cool da seguire

Sono giapponesi, americani, coreani, norvegesi. Fotografi e blogger che condividono sui social i loro scatti più belli. La rivista americana Esquire ha scelto i venti profili con le foto più spettacolari. Scoprire la classifica.



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E’ l’anno del glamping: 15 posti per un campeggio da re

Niente picchetti da piantare nel terreno, zaino in spalla o file per i bagni: oggi si dorme in tende dotate di ogni comfort




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Quel paradiso tra Toscana e Umbria di Anita Zechender

Alla scoperta dell'area compresa tra Arezzo e il Trasimeno. Dal lago a Castiglion Fiorentino, da Cortona a Monte San Savino, scorci di natura e Medioevo


A ridosso del Monte Sant'Egidio, tra la Val di Chiana e la Val Tiberina, l'antico borgo di Cortona cela dietro la sua cinta muraria un illustre passato che si riflette tra le trame dei suoi edifici storici e religiosi. Al confine tra la Toscana e l'Umbria, tra paesaggi incantati che lasciano intravedere il Lago Trasimeno, questo luogo racconta di sé, attraverso una fiorente tradizione artigianale, turistica e gastronomica che lo rendono emblema di sperimentazione e continuità con un prospero futuro. Camminando attraverso le strade del borgo, sulla Piazza della Repubblica, appare il Palazzo Comunale, risalente al XIII secolo, con la sua Torre Campanaria che venne aggiunta nel Cinquecento e la sua Sala Consiliare, il cui maestoso camino di pietra, racconta di un mondo che non c'è più. 

Tra le righe della storia appare un altro caratteristico palazzo del borgo, rappresentato dalla imponente residenza della famiglia Casali, che lo edificò e qui dimorò a lungo, oggi sede del Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona (MAEC). La Cattedrale si erge in Piazza Duomo, risalente ufficialmente alla seconda metà del Quattrocento ma edificata sulle rovine di una chiesa romanica, mostra il suo portico caratterizzato da un bel portale del Cristofanello mentre le tre navate raccontano di grandi opere, tra cui un altare del Settecento. "L'Annunciazione" del Beato Angelico appare in una delle nove sale del Museo Diocesano mentre la Chiesa di San Francesco, sorta nel 1247 custodisce le reliquie di quella Santa Croce proveniente da Costantinopoli. Un parco ed un convento francescano avvolgono il Santuario di Santa Margherita, che su di una collina, all'ombra della Fortezza Medicea del Grifalco, mostra al mondo il suo rosone e custodisce l'urna contenente le spoglie della Santa. Allontanandosi di poco dalle mura di Cortona, incontriamo l'Eremo Francescano Le Celle, dove vive una piccola comunità di frati, in quello che fu il primo convento costruito da San Francesco nel 1211 e dove si può visitare ancora oggi la piccola cella del Santo. Cortona si congeda e rende omaggio ogni anno al mondo con il Tuscan Sun Festival, rassegna dedicata all'arte e  teatro per artisti internazionali. 



Ubicato nel cuore della Val di Chiana, a metà strada tra Siena e Arezzo, Monte San Savino è attraversata da una via rubata all'epoca rinascimentale, mentre la città ha conservato il suo aspetto medievale ricamato da una cinta muraria fortificata. Questo è il luogo che diede i natali allo scultore rinascimentale Andrea Contucci, detto il Sansovino e a Papa Giulio III. Il centro storico prende vita dal Cassero, antica fortezza del XIV secolo, con le sue quattro torrette, un mastio e quel giglio fiorentino sopra il portale d'accesso, che apre il sipario ogni novembre alla manifestazione di Modellismo Storico-Fantasy, ritrovo di importanti artisti sia italiani che stranieri. Il Corso Sangallo fiancheggia le linee maestose della Loggia dei Mercanti, attribuite allo stesso Sansovino, raccontate dai magnifici capitelli corinzi e ricamate dalla pietra serena, una pietra grigio-blu proveniente dalle cave vicino Firenze. L'eco della Loggia raggiunge il Palazzo Comunale, con le sue finestre sormontate da timpani tondi e rettangolari, un cortile rinascimentale ornato da due pozzi svela uno stemma e le gesta degli antichi proprietari, i Del Monte. Sfilano poi come in una clessidra del tempo, Palazzo Pretorio con la sua Torre, la Pieve dei Santi Egidio e Savino o della Misericordia, il portale in stile tuscanico del Battistero di San Giovanni firmato dal Sansovino, per giungere poi alla Chiesa di Sant'Agostino costruita nel Trecento con il suo portale gotico e una meravigliosa "Assunzione" di Giorgio Vasari.

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Egitto: Farnesina su sito Viaggiare Sicuri toglie lo sconsiglio per Sharm di Cinzia Conti

Con un avviso pubblicato oggi sul sito Viaggiare sicuri la Farnesina ha tolto lo sconsiglio per i i resort situati a Sharm el-Sheik.
"In considerazione del deterioramento della generale situazione di sicurezza registrato nel Paese, si rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resort situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell'Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo" si legge nell'avviso pubblicato oggi. Nell'avviso si aggiunge che "da alcuni mesi le Autorità egiziane stanno comunque compiendo un importante sforzo per garantire maggiore sicurezza nelle installazioni turistiche, con particolare riferimento a Sharm el Sheik".
I viaggiatori diretti nelle località turistiche debbono tuttavia essere pienamente consapevoli che anche in questi luoghi non si possono escludere gli effetti di tensioni politiche o il rischio di azioni ostili anche di matrice terroristica.
Immediata il commento di Astoi Confindustria Viaggi, che esprime piena soddisfazione per l'avvenuta rimozione dello sconsiglio per "una destinazione di fondamentale importanza per il comparto e per lo stesso paese Egitto", per il quale la voce turismo rappresenta una delle primarie componenti economiche nazionali.
"La rimozione dello sconsiglio - dichiara il presidente Luca Battifora - è arrivata pochi giorni dopo un incontro avvenuto tra una delegazione Astoi e il vertice operativo dell'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. L'incontro aveva una duplice valenza: verificare le reali possibilità di un'imminente rimozione dello sconsiglio su Sharm el Sheikh e effettuare una più ampia disamina dello scenario mondiale, dei cambiamenti in essere e dei radicali mutamenti avvenuti negli ultimi tre anni che hanno influenzato, e che in futuro potranno influenzare o anche solo interessare, il settore del turismo e, quindi, i nostri clienti e le nostre imprese. Un lungo e costruttivo colloquio che ha prodotto considerazioni condivise da entrambe le parti in merito alla necessità di ridisegnare modi ed interpretazioni delle informazioni che vengono costantemente fornite dalla Farnesina, con l'unico obiettivo di assicurare trasparenza ai consumatori e sostenibilità operativa alle aziende della filiera (agenzie di viaggio, tour operator, vettori charter)".
Fonte: Ansa

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Terrorismo, niente cellulari e tablet scarichi su voli diretti negli Stati Uniti

L’autorità federale per la sicurezza negli aeroporti Usa (Tsa) ha fatto sapere che ai passeggeri potrà essere chiesto di accendere i cellulari o altri dispositivi elettronici (compreso i portatili) e, nel caso fossero scarichi, non sarà consentito di portarli sull'aereo. In quel caso, i passeggeri dovranno essere sottoposti a ulteriori controlli

Nuove misure anti terrorismo da rispettare per chi vorrà andare negli Usa. Niente cellulari scarichi sui voli diretti negli Stati Uniti come deciso dalla Tsa (Transportation Security Administration).
L’autorità federale per la sicurezza negli aeroporti ha fatto sapere che ai passeggeri dei voli diretti per gli Stati Uniti da alcuni aeroporti internazionali (non è stato specificato quali) potrà essere chiesto di accendere i cellulari o altri dispositivi elettronici (compreso i portatili) e, nel caso fossero scarichi, non sarà consentito di portarli sull’aereo. In quel caso, i passeggeri dovranno essere sottoposti a ulteriori controlli.
Secondo quanto riferiscono diversi media americani, la misura fa parte di quanto annunciato dalla Tsa nei giorni scorsi per rafforzare la sicurezza nel timore di attentati da parte di terroristi dal Medio Oriente e dall’Europa. Gli addetti alla Tsa temono che cellulari, tablet, portatili e altri dispositivi elettronici possano essere usati come bombe. “Il nostro compito è quello di anticipare il prossimo attacco, non di reagire all’ultimo. Per cui continuiamo a monitorare la situazione a livello internazionale e sappiamo che persiste una minaccia terrorista contro gli Usa e in particolare contro la sicurezza aerea”, ha detto il ministro dell’interno Jeh Johson al programma ‘Meet the press’ della Nbc.
Il 3 luglio scorso gli Stati Uniti avevano suonato l’allarme anti terrorismo in una quindicina di aeroporti in Europa e Medio Oriente, e anche in Africa: “È necessario aumentare le misure di sicurezza perché esiste la possibilità che attentatori suicidi legati allo Stato Islamico in Iraq e nel Levante (Isis) tentino di imbarcarsi su voli diretti negli Usa portandosi addosso esplosivi in grado di ‘sfuggire’ agli attuali controlli”. In un comunicato diffuso dal Dipartimento per la sicurezza interna Usa non si faceva riferimento ad una minaccia specifica. Si affermava solo che ci sono “recenti informazioni in merito” ad una minaccia e pertanto erano state date direttive alla Tsa affinché “nei prossimi giorni applichi misure di sicurezza rafforzata” in diversi specifici aeroporti all’estero.
L’allarme americano era stato immediatamente recepito in diversi Paesi. A cominciare dalla Gran Bretagna, dove il ministro dei Trasporti Patrick McLoughlin aveva comunicato che nei principali scali del Paese sarebbero stati eseguiti maggiori controlli. Così come in Belgio, dove il ministro dell’interno Joelle Milquet ha affermato negli scali del suo Paese vengono effettuate maggiori verifiche “sul materiale elettronico, computer, telefoni, tablet” e altro. E anche in Africa. I controlli sono stati quindi notevolmente rafforzati. Sia quelli visibili al pubblico che quelli invisibili. 

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Capo Horn: lo scoglio più a Sud di Franco Brevini

Samuel Gutierrez Vargas è il guardiano del faro più meridionale del mondo. Franco Brevini del Corriere della Sera lo ha incontrato. Ecco come vive

Samuel Gutierrez Vargas ha portato la propria famiglia a vivere nel punto più a sud del mondoÈ il guardiano del faro di Capo Horn, il lembo di terra più meridionale del Sud America, uno scoglio spesso avvolto nelle nebbie, di fronte a uno dei mari più tempestosi del pianeta. Samuel è un soldato dell’Armada de Chile. Cabo de Hornos, secondo la denominazione spagnola, si trova infatti nelle acque territoriali cilene e il guardiano del faro è il rappresentante della Marina di quel paese. «Ti aspettavo. Ho visto la nave. Come va?», mi chiede stringendomi forte la mano, non appena emergo dai centosessanta gradini della scalinata di legno mezzo marcio, che dalla piccola baia in cui si sbarca conducono alla spianata sommitale dell’isola. Lo zodiac che mi ha condotto a terra è ripartito saltando sulle onde grigie e fiorite di spume alla volta della Stella Australis, la nave che da dicembre a aprile percorre le acque tempestose intorno alla terra del Fuoco, sostando davanti al Capo.

Samuel è un omone dalla faccia larga e sorridente. Ha una trentina d’anni e indossa la divisa nera dell’Armada, compreso un basco appoggiato di traverso sulla testa, che non si capisce come possa resistere alle raffiche del vento patagonico. «Vieni, andiamo dentro—mi fa segno indicandomi una casa bassa e lunga dipinta di rosso, che si allunga ai piedi del piccolo faro—oggi soffia meno dei giorni scorsi, quando abbiamo avuto punte fino a 200 chilometri all’ora, ma siamo sempre al Cabo». 

Il tavolato dell’isola, che è stata dichiarata nel giugno del 2005 riserva della biosfera dell’Unesco, è completamente privo di alberi, anche se il clima umido fa crescere un’erba gialla e folta. «Qui l’umidità è terribile—urla Samuel piegandosi nel vento—registriamo valori costanti fra il 70 e il 90 per cento. Se pensi che in estate, cioè adesso, la temperatura si aggira sui dodici gradi, puoi capire che il posto è piuttosto duro. Hai sentito l’acqua del mare? Due gradi tutto l’anno, meglio non caderci dentro». Sull’elevazione che sorge in faccia al faro si staglia il gigantesco rombo metallico, in cui è scolpita la silhouette di un albatro: 120 tonnellate di ferro, capaci di resistere a venti più impetuosi. È stato costruito per iniziativa della Cape Horn Captain’s International Brotherhood, la cui sede si trova a Saint Malo, in Francia, ed è stato inaugurato nel 1992. Accanto, la lapide in spagnolo con i versi di Sara Vial: «Io, l’albatro che vi attende / alla fine del mondo... / Io sono le anime dimenticate dei marinai morti / che hanno attraversato Capo Horn / provenienti da tutti i mari del mondo». 

«Sono quattro mesi che stiamo qui al faro di Capo Horn» spiega Samuel facendomi accomodare in un salotto del tutto simile a quelli delle nostre case. La moglie porta una tazza di te. È poco più giovane di Samuel, con lunghi capelli neri che cadono sulle spalle. «Sono arrivato il 1˚ dicembre 2012 e ripartirò il 1° dicembre 2013. La mia funzione è di vigilare sul mare qui intorno, controllare il traffico delle navi e assicurare il funzionamento del faro». Samuel abita su questo remoto scoglio a centinaia di chilometri dalla città più vicina insieme alla moglie e a due bambini. «Anais, la ragazza, ha nove anni e Samuel, il maschietto, sette. Adesso dormono perché hanno guardato la televisione fino a tardi. Ma poi si alzeranno e faranno i compiti. La scuola la fa mia moglie, non siamo insegnanti, ma ugualmente cerchiamo di prepararli, perché, quando rientreranno alla scuola di Puerto Williams, dovranno sostenere un esame per passare alla classe successiva. All’inizio hanno sofferto un po’ per la mancanza dei compagni. Ora stanno bene, sono felici e si divertono. I viveri mi sono inviati dall’Armada de Chile e, grazie alla disponibilità di Cruceros Australis, ogni due settimane io do loro la lista della spesa e il denaro e loro mi vanno a comprare quello che mi serve a Punta Arenas o a Ushuaia». 

C’è intorno un’aria di normalità, che contrasta con il mare dello Stretto di Drake, che ribolle feroce fuori dalla finestra. «La scorsa settimana abbiamo avuto onde alte venti metri, ma quassù la vita è piacevole. La gente pensa che chi sta qui non abbia nulla da fare, ma non è vero. Ho le visite della gente di passaggio, i passeggeri di Cruceros Australis e gli equipaggi delle barche a vela. Devo identificare tutte le imbarcazioni che passano di qua, provenendo da Europa e Africa. I guardiani dei fari sono dei volontari. Uno dei motivi per cui ho scelto di venire qui è la mia famiglia. Quando stavo a Punta Arenas, o ero in navigazione o lavoravo in ufficio. Qui alla fin del mundo mi sto godendo invece una nuova intimità con loro. Esco, cammino, gioco con i bambini. La vita qui al Capo in questi quattro mesi è stata fantastica».


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Passaporti La Questura: “Operative le nuove regole"

Sono diventate operative le nuove regole sui passaporti, di cui si era iniziato a parlare prima dell'approvazione del decreto Irpef, qualche settimana fa. E arrivano anche buone notizie per chi ha già il passaporto o per chi lo ha appena rinnovato. La nuove norme, così come uscite dal decreto, prevedevano l'eliminazione della marca da bollo annuale per il rinnovo a fronte di un aumento del costo per il rilascio del documento. 

All'uscita della notizia, ovviamente, si è scatenata la corsa ad avere maggiori informazioni, visto che l'approvazione della nuova regolamentazione ha coinciso con il periodo di massima richiesta di emissione, proprio quello in cui ci si muove per le vacanze estive. Informazioni che hanno stentato ad arrivare, come TTG ha scritto nei giorni scorsi, per la mancanza di un testo ufficiale a cui fare riferimento. 

È di ieri, invece, l'entrata in vigore ufficiale delle nuove regole e quindi sono cambiate anche le richieste che allo sportello delle questure vengono fatte a chi richiede l'emissione del passaporto. “Da ieri richiediamo, accanto ai 42,50 euro di costo del libretto, che deve essere effettuato, come sempre, con versamento sul conto corrente postale segnalato, un contributo amministrativo di 73,50 euro" spiega Francesca Caparello, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, dirigente Ufficio Passaporti della Questura di Torino. Fino a ieri la tassa governativa applicata era di 40,29 euro.

Il nuovo passaporto così ottenuto non dovrà più essere rinnovato annualmente con la marca da bollo.
Ma i più fortunati di tutti sono coloro che già sono in possesso del documento o che hanno presentato la domanda fino a ieri. Per loro, infatti, si applicano le vecchie regole (40,50 euro del costo del libretto e 40,29 euro di tassa governativa) senza bisogno di applicare nessuna marca da bollo annuale né di effettuare nessuna integrazione di spesa.
“Ad oggi la situazione è questa – dice Caparello – ma in caso di ulteriori aggiornamenti i nostri uffici sono sempre a disposizione per le informazioni".

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viaggIO in Kenya

Il Kenya, con la sua esperienza umana e i suoi luoghi naturali incontaminati, è un posto ideale per chi, a un certo punto della propria vita, avverte l'esigenza di staccarsi dal proprio vissuto abituale per voler entrare più intensamente in contatto con se stesso e poter scoprire nuove potenzialità. 
L'approccio diretto e il confronto con una realtà di vita molto lontana dai propri luoghi di origine e la riflessione interiore ispirata da nuove conoscenze, costituiranno sicuramente un'esperienza unica e affascinante per chi è alla ricerca di un qualcosa di nuovo e di più stimolante per la propria vita. 
E..quasi sicuramente, qualcuno, una volta tornato a casa, scoprirà che il suo "viaggio" potrà, in qualche modo, continuare. 





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Estate: 10 spiagge da sogno ai quattro angoli del mondo

In attesa di partire per le vacanze, o semplicemente per sognare in queste prime giornate afose di inizio estate, ecco dieci spiagge fantastiche ai quattro angoli del mondo selezionate dai viaggiatori della comunità di TripAdvisor. Una panoramica da sogno, tra mari limpidissimi, sabbia borotalco e ambienti esotici, da contemplare per lustrarsi gli occhi. La più vicina è la celebre spiaggia del Relitto di Zacinto, la più meridionale delle Isole Ionie, in Grecia; la più lontana è la spiaggia di Whitehaven nelle omonime isole in Australia.


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Spiaggia di Whitehaven Isole Whitsunday, Australia 

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Ibiza ora ha anche l'Hard Rock Hotel

Nell'isola della movida il primo albergo che la catena apre in Europa. Struttura di lusso con tutte le opzioni tecnologiche e le immancabili citazioni di artisti come Bowie o Marley

Un luogo capace di offrire ai suoi ospiti un'esperienza sensoriale che unisce la filosofia, lo stile e l'energia del marchio Hard Rock alla location mediterranea più tipica, in sintonia con l'ambiente isolano che caratterizza Ibiza. Una struttura decisamente imponente dedicata a chi considera il rock uno stile di vita, dove  la tecnologia all'avanguardia si combina con il comfort di un hotel cinque stelle che ha la musica come leitmotiv. 


Un luogo capace di offrire ai suoi ospiti un'esperienza sensoriale che unisce la filosofia, lo 
stile e l'energia del marchio Hard Rock alla location mediterranea più tipica, in sintonia con l'ambiente isolano che caratterizza Ibiza. Una struttura decisamente imponente dedicata a chi considera il rock uno stile di vita, dove  la tecnologia all'avanguardia si combina con il comfort di un hotel cinque stelle che ha la musica come leitmotiv. 


Resort Suite in Ibiza, Spain

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Le Bandiere Blu in Puglia: le dieci spiagge più belle del 2014


Le 10 Bandiere Blu della Puglia
LE 10 BANDIERE BLU DELLA PUGLIA
La Puglia conquista dieci trofei per le spiagge più belle e il mare pulito. Anche quest'anno conferma protagonista indiscussa della stagione balneare italiana. Dalla costa adriatica al Salento, fino al golfo di Taranto: i litorali da frequentare, che hanno ricevuto la Bandiera Blu 2014, vessillo di qualità

LE SPIAGGE

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VENDITA BIGLIETTI UJ 2014



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Malawi: un miracolo africano da scoprire.



La mia (prima) Africa. La “terra d’acqua”, il vasto lago dalle spiagge bianche scoperto dal dottor Livingston, è il cuore di questo minuscolo e tranquillo angolo del Continente nero. Tutto da riscoprire.C’è una prima volta anche per l’Africa. E c’è modo e modo di imparare a conoscerla. Di fronte alla sua vastità è facile provare un senso di smarrimento. Così com’è facile rimanere intimoriti dai tanti echi negativi che arrivano da un continente che sale agli onori della cronaca “solo” se ha da mostrare al mondo guerre, piaghe sociali, carestie, miserie. Ma l’Africa è immensa e nasconde luoghi di quiete spettacolare e tesori di umanità che, purtroppo, non fanno mai notizia.Come il Malawi, piccolo, tranquillo, quasi sconosciuto: l’ideale per una “prima volta” nel Continente Nero. È una sorta di miracolo africano: non ha mai dovuto sopportare il peso e le lacerazioni di un conflitto civile, di scontri tribali e interetnici, di guerre di confine, di dittature sanguinarie. L’unico dittatore che si è concesso è stato Banda, il padre dell’indipendenza nazionale (conseguita nel 1964), un medico istruito negli Usa, vissuto per oltre vent’anni a Londra, sempre impeccabilmente vestito (con tanto di panciotto e bombetta, anche se non mancava mai di reggere nella mano destra il segno regale africano, lo scacciamosche).Fu lui, primo e ultimo presidente a vita del Malawi, morto due anni fa, a fondare la prima accademia per la formazione delle élite nere, dove ancora adesso si insegnano il greco e il latino. Il Malawi offre tutti gli ingredienti naturali per il mal d’Africa. 
Lo sapeva bene Laurens Van Der Post, che del Malawi si innamorò perdutamente. Negli anni Quaranta lo scrittore sudafricano lo esplorò palmo a palmo, seguito da schiere di portatori neri, che erò si rifiutarono di accompagnarlo in vetta al Mulanje (3000 metri), l’”isola nel cielo”, il monte più elevato del Paese: un luogo stregato per gli abitanti che tuttora permane).A quei tempi il Malawi si chiamava ancora Nyasaland ed era una colonia inglese. Quel nome, “terra d’acqua” (dalla parola bantu nyasa), lo aveva appioppato al Paese l’onnipresente David Livingstone, scopritore ufficiale nel 1859 di quella che resta la più grande attrazione locale: un lago lungo 580 chilometri (e in alcuni punti largo 100), che copre ben un quinto dell’intero territorio nazionale.


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