Matera, Sassi & The City
Si parla di Matera, nel mondo. Per la bellezza originaria e indiscutibile del luogo. Per il fatto che la famiglia del neosindaco di New York Bill De Blasio veniva da queste parti. Ma anche perché negli ultimi tempi la città si sta ritoccando il look, tra nuovi hotel design, trattorie gourmet, b&b chic, botteghe e indirizzi accoglienti, complice la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Arrivare qui al tramonto, quando la luce più calda rischiara le abitazioni del Sasso Caveoso o del Sasso Barisano e il cielo si carica d'azzurro elettrico, è un vero spettacolo. Tanto più a dicembre, quando è in calendario la sacra rappresentazione. Certo, in una città che di per sé sembra già un presepe, è tutto più facile. Lucine e atmosfera natalizia ovunque sono da ammirare col naso all'insù, compreso il grande albero di Natale realizzato con vecchie bottiglie di plastica e materiale di recupero e illuminato con l'energia elettrica prodotta dalle dinamo di alcune biciclette posizionate in piazza Pascoli (dal 10 dicembre al 7 gennaio).
Non è tutto. La città dei Sassi in questo mese si anima con concerti e spettacoli, mercatini e appuntamenti con l'arte e per Capodanno arriva addirittura un concerto a mezzanotte alle spalle di piazza Vittorio Veneto, uno dei fulcri di Matera, insieme a piazza Sedile, quest'ultima ancora più intima e raccolta con botteghe, localini e indirizzi chic. Come L'Arturo, salumeria e wine bar, dove comprare specialità lucane e fermarsi per un calice di Aglianico, da accompagnare a un tagliere di ottimi formaggi e salumi locali (piazza del Sedile 15, tel. 339.3907068). I sassi invece si appendono al collo o si arrotolano ai polsi nella vicina bottega chic di Elisa & Janna, due signore che realizzano collane e bracciali con sassi in argento o rame, veri bijoux-scultura appesi a lacci colorati, da indossare anche con un abito elegante (tel. 0835.191326). Tutto intorno, lo spettacolo ormai cult di un'architettura ancestrale, che continua ad attirare creativi e imprenditori visionari.
Scorre anche sangue lucano, si è accennato, nelle vene del nuovo sindaco di New York, Bill de Blasio: la nonna era di Grassano, a 35 chilometri da Matera, cresciuta a fagioli, olive, pane contadino e peperoni cruschi (cucinati secchi e croccanti). Gli stessi sapori che si ritrovano oggi nel menu de L'Abbondanza Lucana, ricavato in una vera grotta (via Bruno Buozzi 11, tel. 0835.334574). Appena seduti, ecco che viene portato in tavola "l'antipasto dell'Abbondanza": salsiccia sbriciolata di maiale, peperoni cruschi di Senise, polenta con il lardo e zucca gialla con funghi cardoncelli. Tutto, ovviamente, accompagnato dal famoso pane di Matera, di semola di grano duro locale, riconoscibile dalla mollica gialla. Per scaldarsi non manca in menu la zuppa di fagioli con castagne. In alternativa c'è la Regia Corte (piazza San Pietro Caveoso snc, tel. 0835.314010). Aperto solo alla sera, è un autentico tempio della cultura gastronomica: piatti a base di verdure e legumi locali, pasta tirata a mano, polpette di pane, dolci natalizi tipici come le strazzate (con mandorle e cioccolata), le cartellate (stracci locali fritti con vino e olio) e le friselle dolci.
Per una zuppa al bancone informale ci si ferma da Panecotto (v. Buozzi 10, tel. 0835.331325), mentre chi ha voglia di una pizza va da Morgan, indirizzo di riferimento dei materani che cenano tardi e amano la pizza con farine particolari (v. Buozzi 2, tel. 0835.312233). A pochi passi, sempre su via Bruno Buozzi, si incontra la bottega di Emanuele Mancini, artigiano ebanista. Da lontano sembra un banale negozio di souvenir, ma bisogna entrare per scoprire i timbri del pane scolpiti a mano, che un tempo le famiglie usavano per segnare la pasta, prima di cuocerla nel forno comune della città. Per esplorare la città o fare escursioni nei dintorni si può prenotare una visita con l'archeologo e guida turistica Michele Zasa, che organizza tour personalizzati (cell. 342.0395499, michele.zasa@virgilio.it) anche in luoghi d'eccezione come la Matera sotterranea, la Casa Cava ? dove sono stati rinvenuti reperti paleolitici e il Palombaro, grande cisterna che anticamente serviva per la raccolta dell'acqua.
Dopo la promenade, d'obbligo un gelato a I Vizi degli Angeli, in via Ridola, dove si fa lo struscio nei giorni di festa mentre per il dopocena la movida si svolge sulla stessa strada, tra locali come il Caffè Drogheria Bonacchi (via Ridola 23, cell. 333.2283260) o Mosto (via Ridola 18, tel. 0835.332733), dove la gioventù bene va per bere una birra artigianale o un cocktail.
Di notte, complici le luci soffuse e le pietre tirate a lucido, continua la sensazione di passeggiare in un presepe. Le piccole case, gli antri, le grotte, gli improvvisi campanili, rendono Matera simile a un castello di sabbia gocciolata dalle dita di un bambino sulla riva del mare, le stesse forme che già negli Anni Cinquanta Henri Cartier- Bresson fissò per sempre con la sua Leica: parlano di un passato umile e ferro, con tradizioni contadine tutte sue. Come quella di dipingere i tessuti fatti a telaio per la biancheria con aceto e ferri arrugginiti.
Oggi, da Feelosophy, tovaglie, asciugamani e canovacci sono decorati con le stesse, antiche tecniche. Alla Masseria San Francesco, invece, Estremo e Nicola Labarile, padre e figlio contadini doc, producono pecorino e formaggio di capra, mentre se si vuole riportare a casa una carrellata di prodotti lucani c’è il magazzino di Esplorazioni Culinarie, fuori dal centro e davvero low cost. E se tutto a Matera fa vibrare l’anima, una vera emozione è il Musma, Museo della Scultura Contemporanea, dove le opere in mostra dialogano con la grotta che lo ospita e i Sassi circostanti. Nei saloni di Palazzo Viceconte, dimora del 1500 con quattordici stanze affrescate, infine, il lusso ha un volto nuovo: ci si incanta tra volte affrescate e pareti che sembrano la quadreria di una galleria, nell’inaspettato, piccolo museo della fotografa, negli ipogei del palazzo dedicato a Pino Settanni, fotografo scomparso pochi anni fa e grande amico di Giovanni Viceconte, il proprietario. L’accoglienza è di gran classe, ci si sente come a casa. E prima di andare a letto non si può non salire sulla terrazza all’ultimo piano per ammirare il panorama. Sembra quello della Galilea di 2000 anni fa. Loredana Tartaglia, 05 dicembre 2013
MATERA SEGRETA
MATERA SEGRETA
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